LETTERA APERTA DEL DIRIGENTE - TRE MESI DI CORONA VIRUS: CAPIRE GLI ALTRI PER ESSERE COMUNITÀ, CREDERCI, CAPIRE COSA STA SUCCEDENDO E PREPARARE IL FUTURO
A tutta la comunità scolastica dell’Istituto
Era il 21 febbraio quando i nostri alunni hanno sentito per l’ultima volta il suono della campanella: sono passati tre mesi e fin qui ce l’abbiamo fatta. A che prezzo?
LE PERSONE
I bambini e i ragazzi soffrono tantissimo l’isolamento, la didattica a distanza speriamo abbia dato loro un senso di continuità, di impegno e di presenza, ma sicuramente li ha fatti faticare e forse soffrire e non vedono l’ora che finisca.
I docenti si sono dovuti inventare un lavoro completamente nuovo, faticosissimo, estenuante e privo di riposi: pressati dal dirigente, dall’ansia circostante e soprattutto dal proprio senso del dovere stanno esaurendo le proprie energie.
I genitori, che forse in qualche caso il lavoro non ce l’hanno più, hanno vissuto la vertigine di far convivere i propri impegni lavorativi e familiari (tutti
alterati) con un nuovo ruolo scolastico per i propri figli, in certi casi
insostenibile e senza fine.
Tutto questo al netto di eventuali problemi di salute, che hanno minato la popolazione, anche con tragedie private e con una situazione di pubblico allarme.
LE OPINIONI
Tutti possono aver commesso degli errori, tutti hanno reagito a proprio modo allo stress, tutti in misura diversa stanno male e sono critici, criticati e criticabili. Si può dire tutto e il contrario di tutto: il dirigente “è stato dittatoriale” o “non è stato sufficientemente direttivo”, i ragazzi “sentono troppo il fiato sul collo da parte dei docenti” oppure “sono stati abbandonati dagli insegnanti”, i genitori “non controllano il lavoro dei figli” o “sono costretti a passare le serate su Edmodo”, l’Istituto “è stato lento nella reazione” oppure “ha preteso un lavoro eccessivo da parte di tutti”: è vero tutto e il contrario di tutto, ma siamo ancora qui, stanchi morti ma insieme, e ce la stiamo facendo soprattutto grazie a chi non si stanca mai di crederci e di provare a capire.
Tutti possono avere motivi per dirsi delusi, ma trovo giusto raccontare anche con questa lettera quanto avvenuto in questi mesi.
LA GESTIONE DELL’EMERGENZA
Abbiamo organizzato da subito la DAD (= Didattica A Distanza) che è una DIDATTICA DI EMERGENZA. In nome dell’UGUAGLIANZA e del necessario ORDINE, nella prima fase è stata scelta l'omogeneità come priorità generale (dispositivi informatici e connessione per tutti gli alunni, formazione per tutti i docenti, pari carico di lavoro a distanza e uniformità di canali virtuali, nei diversi ordini scolastici, per classi e insegnanti, etc.); una volta assicurata per tutti la “dotazione” necessaria, dall'inizio di aprile si è passati alla seconda fase, cosiddetta di SVILUPPO, dove ogni classe ha potuto presentare un Piano di sviluppo per migliorare la didattica. Tutto questo ha richiesto molto tempo, Meet è arrivato tardi e siamo stati forse lenti per avere all’inizio di maggio 37 classi/sezioni su 39 (in 3 ordini scolastici) con un Piano di sviluppo: come nella prima fase ho “frenato” chi voleva fare “salti” in avanti, in questa ho preteso che ogni Piano fosse vagliato da una Commissione, presieduta da me, per garantire che fosse sostenibile e coerente con il quadro generale (è stato chiesto ad ogni docente/classe di utilizzare una piattaforma condivisa per non far impazzire le famiglie o i colleghi con 4 canali diversi da gestire contemporaneamente).
Abbiamo anche presentato a tutti un “bello schemino” (vedi News del 24 aprile), che voleva spiegare tutto ciò, ma forse non ci siamo riusciti, mentre è certo che sono stati richiesti a tutti enormi sacrifici.
Nonostante le migliori intenzioni e gli inevitabili errori, SEMPRE DI EMERGENZA SI È TRATTATO E SI TRATTA: questo dobbiamo comprenderlo tutti (alunni-docenti-genitori), per capire la fatica e le sofferenze degli altri (vedi sopra) e per contestualizzare le nostre in un quadro di insieme.
IL PRESENTE E IL FUTURO, TRA GIUGNO E SETTEMBRE
Per fortuna fin qui ce l’abbiamo fatta e ce la faremo anche per l’ultimo mese di questo anno scolastico: da questa esperienza usciremo dolenti, ma pronti per affrontare le prossime difficoltà, perché siamo una comunità, condividiamo dei valori importanti e, imparando dagli errori commessi, al futuro stiamo già pensando per organizzarci in tempo, al meglio delle nostre possibilità.
Il Consiglio di Istituto, che si è riunito on-line in aprile e lo rifarà all’inizio di giugno, sta già lavorando per preparare l’organizzazione scolastica possibile per il prossimo mese di settembre (probabilmente l’unico a Trieste). Gli scenari immaginabili sono numerosi, ma cerchiamo di essere pronti, preparando le soluzioni migliori per realizzare le indicazioni che lo Stato ci darà, nel rispetto della nostra autonomia.
Il principio cardine del nostro prossimo futuro sarà la SOLIDARIETÀ: l’organizzazione scolastica 2020-21 ruoterà attorno alle variabili SPAZI-TEMPI-ALUNNI-DOCENTI-FAMIGLIE ed in una visione comunitaria globale ognuno dovrà rinunciare a qualcosa a favore degli altri, affinchè la comunità nel suo complesso possa affrontare un anno scolastico sostenibile per tutti, nel rispetto dei diversi gradi delle difficoltà.
Il Consiglio di Istituto vorrebbe entro la fine del mese di giugno informare adeguatamente tutti sulle prospettive 2020-21, per poter predisporre sin dal mese di luglio gli elementi gestionali e materiali necessari. Nello stesso periodo (fine giugno) la nostra attuale speranza è che ciascun alunno e ciascuna famiglia possa salutare in presenza i propri docenti, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza, ma soprattutto in una comunione ideale che in ogni caso ci terrà uniti.
Desidero sinceramente ringraziare ancora una volta tutta la comunità scolastica per tutto l’impegno profuso: i docenti, le segretarie, i bidelli, gli alunni, i genitori ed i loro rappresentanti, che sono stati fondamentali per mantenere unito l’Istituto e che si sono spesi non poco per aiutarci a comunicare con tutte le famiglie.
Per me è un onore continuare ad offrire il mio impegno all’Istituto anche per tutto il prossimo anno scolastico 2020-21 e farlo insieme è l’unico modo che conta.
Grazie a tutti.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Andrea Avon